A Bauma Monaco 2022 è stata presentata la versione definitiva di
ART 1000, la tecnologia brevettata da Simex per la rigenerazione in sito dell’asfalto ammalorato. Dopo anni di test e rigorosa sperimentazione è finalmente pronta per essere lanciata sul mercato.
Simex ha sviluppato una
tecnologia che si inserisce nell’ambito degli interventi superficiali di recupero funzionale, con profondità variabile tra i 30 e 100 mm. Una tecnologia innovativa che
non richiede alcuna asportazione di fresato o aggiunta di bitume o altri aggregati, ma che sfrutta unicamente il materiale esistente in sito. Una tecnologia che
non interrompe completamente il traffico veicolare e che garantisce un’
immediata percorribilità della strada dopo il suo ripristino. E, infine, che assicura una ragionevole
durata nel tempo, consentendo agli enti locali di pianificare le manutenzioni stradali, con un sensibile beneficio per la sicurezza degli utenti.
Simex propone un’attrezzatura che durante la fase di fresatura
sfrutta un additivo chimico ecosostenibile per rigenerare a freddo il granulato di conglomerato bituminoso prodotto. Partendo dalla consolidata tecnica di fresatura autolivellante delle fresatrici PL, la nuova attrezzatura
si compone di due tamburi, il primo per la fresatura e miscelazione, il secondo per la frantumazione e disgregazione. Presenta, inoltre, un serbatoio integrato da 85 l contenente l’additivo rigenerante, con elettropompa e nebulizzatori, e una ruota di rilevamento che assicura il corretto dosaggio di additivo, rapportato alla velocità di avanzamento della macchina motrice e alla profondità di lavoro impostata.
Il ripristino si compone così di tre fasi:
- FRESATURA E RIGENERAZIONE
- MISCELAZIONE
- COMPATTAZIONE*
*ART si fa carico dei primi due passaggi, mentre il terzo, è determinato dallo strumento di compattazione in dotazione all’operatore, sia esso una piastra vibrante o un rullo compattatore.
L’operatore, dopo la valutazione dell’entità della problematica, imposta la profondità di lavoro dell’attrezzatura e procede effettuando una prima passata, in cui vengono azionati entrambi i tamburi. Il primo, responsabile della fresatura primaria, spinge il materiale verso la seconda camera, quella posteriore, contenente il tamburo frantumatore. Durante il passaggio, il dispositivo di nebulizzazione irrora il fresato con l’
additivo rigenerante nella proporzione determinata dalla ruota di rilevamento, in base alla profondità impostata e all’avanzamento della macchina motrice. Il tamburo frantumatore, che ruota a velocità maggiore,
riduce a pezzatura 0-15 mm il fresato, mentre una griglia ne controlla la granulometria in uscita. Una seconda passata, attivando solo il primo tamburo, quello fresante anteriore, può rendersi necessaria per ottenere la corretta miscelazione del materiale rigenerato. Il ripristino si conclude con la compattazione tramite rullo o piastra vibrante.
Nella fase di sperimentazione Simex si è avvalsa oltre che delle competenze del
DICAM (Dipartimento di Ingegneria Civile, Chimica, Ambientale e dei Materiali dell’Università di Bologna), anche della preziosa collaborazione con
Iterchimica e del suo additivo high tech e green Iterlene. In una fase più avanzata, ART è stata testata da alcune aziende del settore, sfruttando additivi rigeneranti di loro reperimento, con risultati altrettanto soddisfacenti.
Simex ART porta avanti diverse innovazioni. Tra tutte il sistema che controlla e regola la nebulizzazione e miscelazione dell’additivo rigenerante, coordinato dalla ruota di rilevamento, che unitamente alla regolazione idraulica della profondità, permette un facile e controllato dosaggio dell’additivo rigenerante, a seconda del grado di ammaloramento e delle caratteristiche dell’asfalto.
La presenza del doppio tamburo consente di utilizzare un’unica attrezzatura per tutte le fasi di lavorazione. La granulometria ottenuta è altresì importante per garantire il giusto apporto di fini all’interno del prodotto rigenerato. La griglia, posizionata nella parte posteriore della seconda camera, determina la pezzatura del materiale in uscita.
L’introduzione di Simex ART si prefigge un
triplice obiettivo:
- Il risanamento degli ammaloramenti stradali superficiali in maniera veloce e efficace, senza l’interruzione totale della viabilità e soprattutto evitando di dover ripetutamente ricorrere a una manutenzione di tipo emergenziale.
- L’abbattimento dei costi legati all’acquisto ed alla movimentazione di nuove materie prime, utilizzando esclusivamente il conglomerato bituminoso presente in loco.
- L’ecosostenibilità ambientale: il recupero e la rigenerazione del 100% del materiale presente in sito e la riduzione del traffico di cantiere, implicito nell’approvvigionamento di nuovi materiali e nell’allontanamento di quelli asportati.
Simex ART apre
interessanti scenari nel campo dell’economia circolare e della sostenibilità ambientale e può rappresentare per gli enti locali un'occasione per una gestione dell'ammaloramento efficace, duratura e dai costi più contenuti. I vantaggi sono dunque molteplici e di doppia natura.
Vantaggi logistici e operativi.
• Ripristino dell’ammaloramento superficiale, in modo veloce e duraturo nel tempo, permettendo una adeguata programmazione degli interventi, a costi sostenibili.
• Cantiere stradale ridotto e dinamico: non occorre intervenire con macchine di grandi dimensioni, con sensibile riduzione del disturbo al traffico veicolare. Pochi addetti ed un unico veicolo contenente le attrezzature necessarie.
• Risparmio economico: nessun costo relativo al reperimento ed al trasporto di materie di primo utilizzo, quali bitume ed aggregati da cava.
Vantaggi ambientali.
• Impatto zero: si riutilizzano materiali preesistenti, riciclando e riabilitando il conglomerato bituminoso usurato. Questa operazione sarà tecnicamente ripetibile anche in manutenzioni successive.
• Impiego di materiali ecocompatibili.
• Nessuna movimentazione e gestione di materiali o di rifiuti speciali.